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Mi occupo da anni di fitoterapia ma tante piante, anche comuni, ammetto di non conoscerle. E’ il caso del tabacco, meravigliosa pianta dalle enormi foglie. Registrando Linea Verde per la Rai, ho potuto visitare una piantagione in Umbria, famosa per il suo tabacco Kentucky utilizzato per la fabbricazione di pregiati sigari.
Non mi ha certo interessato il tabacco utile per il fumo; mi ha invece entusiasmato la sua storia. Ben sappiamo che tabacco, pomodori e mais furono importati dalle Americhe da Colombo, ma nel 1976 fu fatta una scoperta incredibile: Michelle Lescot, del Musée National de Paris, studiando la mummia di Ramses II, scopri, nelle fasce che avvolgevano il faraone, la presenza di foglie di tabacco, cosa incredibile visto che il faraone visse nel 1200 ac. Secondo alcuni scienziati questa era la prova che prima di Colombo probabilmente, in America, erano arrivati non solo i Vichinghi ma anche gli Egizi, abilissimi navigatori.
Attualmente la pianta di tabacco viene usata anche per scopi più nobili di quelli del fumo. Si e’ visto, infatti, che queste piante dalla foglia immensa sono grandi bioaccumulatori, piante capaci cioè di assorbire Co2 dall’atmosfera depurando l’aria che respiriamo.
28/09/2011
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