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La moderna scienza della alimentazione dà sempre più importanza a delle sostanze chiamate polifenoli, molecole capaci di ridurre l’infiammazione e di migliorare (soprattutto nei diabetici) l’elasticità dei vasi sanguigni.
In patologie croniche quali l’artrite, la psoriasi o la gotta i polifenoli oltre a ridurre la componente infiammatoria migliorano anche molto la sintomatologia; sono inoltre delle potenti armi nella profilassi delle patologie tumorali.
Dove sono presenti i polifenoli? Essenzialmente nell’olio di oliva (quello serio), in alcune verdure e nei frutti di bosco: mirtilli, lamponi, ribes. Per tanti di questi ultimi, però, c’è un problema: che i boschi non li hanno mai visti!!! Sono quasi sempre di serra (quindi niente boschi) e spesso vengono da paesi dell’Est e qui non sappiamo che tipi di concimi o pesticidi abbiano ricevuto.
Esiste però in Italia un frutto di bosco che nessuno considera e nessuno mangia: il corbezzolo. È un frutto selvatico eccezionale, ricchissimo in fenoli e soprattutto indenne da tutte le magagne chimiche della moderna agricoltura. Fra le verdure quelle più ricche in fenoli sono le selvatiche: tarassaco, ramolaccio, cicerbite, crespigni.
30/11/2011
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