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Cozze e gamberi, insieme a capitone e anguilla, sono antichi piatti natalizi. Ma da quando il colesterolo è diventato il principe della medicina (e del business) questi alimenti vengono spesso evitati. Non è corretto.
E’ vero che mitili e molluschi sono ricchi in colesterolo, ma è anche vero che sono altresì ricchi in steroli, sostanze scoperte da poco capaci di vietare l’assorbimento del colesterolo alimentare nell’intestino. Ne sono ricchi anche moltissimi vegetali, in particolare cavoli, rape, finocchi, spinaci, sedani.
Gli steroli hanno molecola simile al colesterolo ma, a livello dell’intestino, sono molto più assorbibili del colesterolo vero.
In soldoni: se mangiamo gamberi, cozze e perchè no un po’ di salumi insieme a tante verdure, il nostro intestino assorbirà soprattutto gli steroli facendo perdere con le feci il colesterolo di mortadella e prosciutto.
Ma ci sono altre tecniche per non temere la colesterolemia elevata: in primis un’ora di passeggiata al giorno, capace (come tutta l’attività fisica) di bruciare i grassi in eccesso.
Secondo: evitare come la peste sigarette e sigari. Il fumo, infatti, è un terribile compagno di merende del colesterolo e insieme i danni che fanno sono davvero tanti.
28/12/2011
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